I rischi domestici: mescolare la candeggina con altri prodotti

Eccoci di nuovo a parlare insieme di chimica quotidiana dopo la pausa a causa dello studio! Oggi ci soffermiamo su quelli che possono essere alcuni dei rischi che corriamo nelle nostre case quando si ha a che fare con i prodotti per la pulizia; in particolar modo parleremo della candeggina e dei suoi effetti se mescolata con le sostanze sbagliate.candeggina

È d’obbligo in questa sede ricordare che occorre prestare solo un po’ di attenzione in più e fare le cose con la dovuta accuratezza: quando acquistiamo un qualunque prodotto per la pulizia dobbiamo sempre leggere le indicazioni ed imparare a conoscere i simboli di rischio sopra riportati (ma di questo parleremo meglio in un altro articolo).

Torniamo sulla ben nota candeggina, prodotto che viene utilizzato in tutte le case e per svariati scopi: dalla sua capacità sbiancante, al suo effetto disinfettante, per la pulizia e l’igiene dei pavimenti o per lavare biancheria in generale. Il prodotto che tutti noi utilizziamo è una soluzione non troppo concentrata (solitamente meno del 5%) di ipoclorito di sodio (NaClO), il sale sodico derivato dall’acido ipocloroso (HClO), in aggiunta con tensioattivi e profumi vari. È un composto piuttosto basico (vedi articolo sui test del pH) e ciò è dovuto al fatto che in acqua si dissocia in ioni Na+ e ClO, quest’ultimo (tecnicamente definito come base coniugata dell’acido debole HClO) instaura in acqua un equilibrio che porta ad un aumento di ioni OH in soluzione, rendendola basica:

ClO + H2O –> HClO + OH

La candeggina presenta dei rischi già così com’è: è leggermente corrosiva e irritante e quindi deve essere sempre maneggiata con le dovute precauzioni (come ad esempio i guanti).
In chimica, quando si parla di rischi legati ad un composto, un aspetto importante da tenere sempre presente è la sua concentrazione in soluzione; l’ipoclorito di sodio è anche alla base di un altro prodotto che conosciamo tutti benissimo: l’Amuchina. In questo caso la sua concentrazione è molto ridotta rispetto a quella che ha nella candeggina, questo per far sì che esplichi la sua funzione disinfettante senza però arrecare altri tipi di danni.
Mi sono però prefisso di scrivere in questo articolo quali sono i rischi correlati all’incompatibilità della candeggina con altre sostanze.
Esaminiamoli alcuni.acqua ossigenata, alcool e candeggina

Candeggina + Ammoniaca: sì o no? 
NO.
Non è buona norma mescolare candeggina e ammoniaca poiché l’ipoclorito tende a reagire con l’ammoniaca (NH3) formando dei composti irritanti, dall’odore pungente, chiamati clorammine (la monoclorammina ha formula NH2Cl). In questo caso non si ha sviluppo di gas tossici ma bisogna comunque stare attenti che questi prodotti non vengano in contatto in ambito casalingo.

Candeggina + Acqua Ossigenata: sì o no?
Sì.
Non ci sono rischi nel mescolare la candeggina con l’acqua ossigenata (H2O2), anzi, la reazione tra i due composti libera ossigeno gassoso ed è quindi anche carina da osservare grazie all’effervescenza che produce. (Presto pubblicherò un simpatico esperimento a riguardo.) Ecco la reazione schematizzata:

NaClO + H2O2 –> NaCl + H2O + O2

Candeggina + Acido Muriatico: sì o no?acido muriatico
Assolutamente NO.
La cosa più pericolosa che si può fare è mescolare l’acido cloridrico (noto anche come acido muriatico) con la candeggina. Uno dei prodotti della reazione che avviene tra i due composti è cloro gassoso (Cl2), estremamente tossico se inalato. Ad elevate concentrazioni può portare addirittura alla morte.

NaOCl + 2HCl –> NaCl + Cl2 + H2O

Quindi MAI mescolare candeggina e acido muriatico, nonostante siano entrambi prodotti utilizzati per la pulizia.

Candeggina + Alcool Etilico: sì o no?
No.
I prodotti che possono venire fuori dalla reazione tra alcool etilico (o etanolo, C2H5OH) e candeggina sono di svariata natura e dipendono molto dalle condizioni in cui avviene la reazione e dalle proporzioni dei due reagenti. Principalmente l’ipoclorito ha un’azione ossidante nei confronti dell’alcool che viene convertito nella corrispondente aldeide (acetaldeide) e questa a sua volta viene ossidata ad acido acetico che, in soluzione, è presente come acetato di sodio (che non presenta particolari rischi, viene utilizzato anche come conservante). Altri prodotti della reazione possono essere quelli che fanno parte della famiglia dei composti organici clorurati, che invece hanno quasi sempre effetti negativi sulla salute; uno di questi prodotti potrebbe anche essere il cloroformio (CHCl3). Non si può però prevedere con assoluta certezza quali di questi prodotti possano formarsi e soprattutto non si possono conoscere le percentuali relative di ognuno. Proprio per questi motivi si sconsiglia di mescolare candeggina ed alcool etilico.

Ovviamente questa è solo una piccola rassegna assolutamente non esaustiva di quelle che possono essere tutte le reazioni che possono avvenire con la candeggina. Ho cercato di mettere quelle che più si avvicinano alla quotidianità, considerando prodotti che possiamo trovare nella maggior parte delle case. Inoltre non mi sono soffermato molto sui vari tipi di reazione dal punto di vista prettamente chimico: questo perché l’articolo vuole essere quanto più chiaro possibile anche a chi di chimica non sa molto. Se per caso aveste bisogno di ulteriori informazioni o delucidazioni a riguardo potete contattarmi all’indirizzo [email protected]

77 Risposte a “I rischi domestici: mescolare la candeggina con altri prodotti”

  1. Buongiorno, ho passato della candeggina sulle pareti della camera per eliminare della muffa. Sulla parete erano presenti anche delle chiazze gialle di umidità che non se ne sono andate. All’interno dei pori del muro, inoltre, temo possa essere rimasta ancora un po’ di muffa. Volevo provare ad usare acqua ossigenata 40vol. C’è qualche rischio di reazione tra i due prodotti. Grazie mille

    1. Se si tratta di usare prima un prodotto e poi l’altro, senza mescolarli, va bene. I due prodotti non sono incompatibili e non c’è rischio. Vorrei precisare che l’acqua ossigenata 40 vol è una sostanza altamente corrosiva e pericolosa, va maneggiata con cura e con le dovute protezioni; è sconsigliabile mescolarla direttamente con la candeggina in quanto essendo concentrata può liberare una grossa quantità di ossigeno e calore. La reazione che avviene è scritta sopra nell’articolo.

  2. Ciao,
    mi è stata posta una domanda a cui sto cercando risposta. Forse lei mi può aiutare. Un signore ha aggiunto della varechina, quindi ipoclorito di sodio in una matrice di acqua naturale (acqua di fiume). Non mi è chiaro perché ha fatto questo esperimento, forse uno di quei test alla vecchia maniera. Comunque, l’acqua a contatto con la candeggina è diventata rossa. Perché? Io ipotizzo sia avvenuta una reazione di ossidazione. Forse con il ferro? Cosa ne pensa?
    Grazie

    1. Buongiorno, credo che la risposta dipenda molto dalla matrice stessa. Le cause potrebbero essere effettivamente da ricercare nel contenuto di metalli che ossidandosi portano alla colorazione rossastra. Ma anche il contenuto di materiale organico (alghe ed altro) potrebbe incidere su questo effetto.

  3. Vorrei sapere cosa posso aggiungere a dei colori acrilici per ritardare l’asciugatura. Va bene una miscela di alcool etilico ed acqua 50/50?
    Grazie

    1. Buongiorno, premetto che non sono un esperto in questo ambito, credo comunque che in genere per ritardare l’asciugatura si debba aggiungere un solvente poco volatile, per cui anche soltanto l’acqua dovrebbe andar bene. Non so se questo influisce sulla resa del colore, però potrebbe fare una prova.

    1. Mi dispiace dovermi ripetere con le stesse frasi. D’ora in avanti eviterò di approvare commenti simili in cui mi si riporta esclusivamente la miscela da piccolo chimico che avete fatto in casa. NON VA FATTO. In questo caso specifico non è sicuramente successo niente di grave e non si saranno formate sostanze tossiche, ma questo NON POTETE SAPERLO A PRIORI. Per favore, evitate di fare miscele di prodotti per la pulizia e poi venire a cercare se magari poteva essere pericoloso farlo. Mi scuso se risulto un po’ indisponente con questo commento, ma non so più come altro scriverlo. Se avete dubbi cercate tra gli altri commenti e di sicuro troverete una risposta.

  4. Ciao, oggi ho pulito il bagno e ho messo un pò di candeggina sullo straccio, dopodiché ho spruzzato un pò di chanteclair bagno..solo dopo ho letto che non bisogna mischiarlo con la candeggina. Premetto che non ho avuto nessun tipo di reazione, a livello respiratorio ecc..

    1. Nel suo caso non c’è stato un miscelamento diretto tra le due sostanze. Quindi non ha avuto nessun problema. Prestate in ogni caso sempre molta attenzione alle etichette.

  5. Salve ho per sbaglio aggiunto la candeggina all ammorbidente e al profumo per il bucato, si e generata nella vaschetta dell’ammorbidente una sostanza rossastra dal contatto era poca… Comunque sia ho fatto andare la lavatrice coi panni dentro ora li ho stesi ma puzzano tutti molto di candeggina, ci possono essere rischi per la salute? Devo rilavare i panni?

    1. Buongiorno, so che ormai non avrà più bisogno della mia risposta ma magari posso aiutare qualcuno che ha il suo stesso problema. In generale se ci si accorge di una situazione simile conviene sempre lavare tutto nuovamente, evitando il più possibile possibile miscelare sostanze “a caso”. Non ci sono sicuramente problemi per la salute in questo caso specifico, ma potreste tranquillamente rovinare la vostra lavatrice ad esempio.

  6. Salve.
    Ho mescolato del vetril con ammoniaca aggiungendo alcol a 90°. Si tratta di compost tossico?

    1. Salve, non si tratta di un composto tossico, ma in ogni caso non vedo il motivo di tale operazione in quanto l’alcol etilico è già presente nella formulazione del Vetril.

  7. Buon giorno avrei bisogno di un suo parere ho per errore messo in un lavandino dove era stata messa un po’ di candeggina uno straccio che è stato bagnato con acqua e alcool con cui ho poi lavato il pavimento in parquet e ceramica.appena mi sono accorta ho risciacquato più volte con acqua possono esserci problemi a soggiornare nelle camere devo fare altro,? Grazie in anticipo

    1. Buonasera, può stare tranquilla, non ci sono problemi a soggiornare nelle camere.
      Vorrei anche far notare che perché si verifichi il rischio di intossicazione si deve trattare di quantità notevoli.

  8. Buongiorno, grazie per il suo articolo e le sue risposte.
    Vorrei sapere se è pericoloso aggiungere della candeggina al sapone per i piatti.
    Lavo sempre i piatti a mano e aggiungendo della candeggina all’acqua e sapone dove lavo i piatti mi sembra di rimuovere più efficacemente virus e batteri. A volte forse ne metto troppa e si sviluppa un forte odore di cloro

    1. Buonasera, certo può tranquillamente aggiungere in piccola parte la candeggina al sapone per piatti, basta non esagerare con la quantità e risciacquare sempre bene le stoviglie.

  9. Buongiorno , volevo sottoporle un problema a causa del virus coronavirus ho fatto lavatrice abusando di detersivo e sugli abiti sono rimasti residui cristallizzati di detersivo pensi che ho fatto più risciacqui e lavaggi senza mettere detersivi e dalla lavatrice riaffiorava detersivo . Una volta asciugati i capi sono pieni di piccoli granelli circolari che si diffondono dappertutto . Lavando i piatti ho usato prima del risciacquo una spruzzata di candeggina pura naturalmente risciacquando poi con acqua calda ma si sono formati piccoli cristalli luccicanti su tutte le stoviglie.
    su piatti e stoviglie che non vanno via. Come posso fare per risolvere questi problemi
    Il mio timore è che possano essere nocivi per la salute.
    Attendo sua risposta cortesemente saluto
    Donatella

    1. Buonasera,
      per prima cosa è bene ricordare che non è il caso di usare dosi eccessive di detersivo per lavare i capi in lavatrice. I normali lavaggi con disinfettanti per lavatrice sono più che sufficienti. Non ho altra soluzione da darle se non quella di continuare a fare dei lavaggi senza ulteriore detersivo e risciacquare abbondantemente i capi.
      Per quanto riguarda le stoviglie invece non ho capito se questi “cristalli” si sono formati dopo il lavaggio in lavastoviglie oppure no. In ogni caso non può trattarsi della candeggina utilizzata, in particolar modo se come dice ha risciacquato le stoviglie. Anche in questo caso comunque è buona norma rammentare che è sempre meglio diluire la candeggina prima di utilizzarla.

  10. Nessuna domanda, solo un sincero complimento per risposte comprensibili ed esaurienti su argomenti complessi e che, essendo di quotidiana e comune attualità, spesso richiedono un parere utile se non addirittura monitorio di gravi pericoli.
    Stima per la semplicità e grazie per la cortesia: mai visto qualcuno scusarsi tanto per risposte un po’ tardive!
    Sarebbe bello trovare un supporter autorevole…..
    Buon lavoro!!!

  11. buonasera. ho il bagno che puzza di candeggina da una settimana a causa di una signora delle pulizie che suppongo l’abbia passata dappertutto. il problema è che io sono molto sensibile e ogni volta che ci entro mi si irritano le vie respiratorie. Non so più come tentare di rimuovere la candeggina, ho fatto rilavare il bagno da un’altra persona da cima a fondo con normale detersivo ma niente, sembrava risolto ma dopo un po’ l’odore pungente è tornato, e l’irritazione in gola pure. cosa posso usare per neutralizzare la candeggina senza peggiorare la situazione con sostanze o abbinamenti irritanti? grazie.

    1. Buonasera,
      Per casi come questo direi che la soluzione migliore è sciacquare tutto con abbondante acqua. Senza l’aiuto di ulteriori detersivi. Se il problema persiste magari provi a rivolgersi ad un idraulico per controllare che non ci siano intasamenti o eventuali ristagni nelle tubature.

  12. Stessa cosa, l’alcol per le pulizie, ossia l’alcol denaturato (gergalmente spirito) non è altro che alcol etilico più colorante e altri composti idrocarburici. Non è alcol puro perché, quest’ultimo, è tassato in quanto può essere bevuto ed usato in cucina, mentre quello denaturato, dato che viene reso tossico, non è tassato e costa molto meno; infine sempre di alcol si tratta.

    1. Buonasera Stefania,
      Vedo con piacere che le ha già risposto in maniera più che esaustiva il sig. Mattia in un commento più in alto. Alcool etilico o alcool per le pulizie sono in effetti la stessa cosa (solo che uno può essere usato in cucina e l’altro ovviamente no).

    1. Buonasera,
      Come ho scritto in un commento precedente l’anticalcare è costituito prevalentemente da acido cloridrico che a contatto con la candeggina libera cloro gassoso. Mettere entrambi i prodotti in lavatrice, oltre ad essere un pericolo per la salute, può danneggiare irreparabilmente la macchina.

  13. mixing bleach with ammonia generates toxic chloramine vapor. Mixing bleach and ammonia is extremely dangerous, since toxic vapors will be produced

  14. Vorrei sapere cortesemente se è tossico respirare (interno casa) della plastica o pvc trattata con candeggina, ammoniaca e anitra wc. poi sciacquata molto bene. Temo di aver danneggiato la plastica della lavella. Se fosse tossica la cambierò.
    La ringrazio della risposta.

    Cordiali Saluti.

    1. Buonasera Elena,
      Il mio consiglio è sempre lo stesso che continuo a ripetere sotto ad ogni domanda: evitare di mescolare prodotti per la pulizia!
      Nel suo caso specifico non occorre utilizzare 3 prodotti diversi per pulire il lavello. Già la candeggina da sola funge da ottimo disinfettante e sbiancante. L’Anitra WC è un anticalcare e come tale contiene acido cloridrico (da non mescolare quindi con la candeggina). In questo caso le quantità saranno state minime e immagino che non abbia usato i 3 prodotti contemporaneamente, di conseguenza il rischio era minimo.
      È probabile comunque che la plastica si sia rovinata a causa dell’aggressività di questi prodotti.

  15. Buon pomeriggio,
    volevo farLe i miei complimenti per il blog.
    Vorrei porLe questo fatto accadutomi. Se lavando la lavella o lavatoio di plastica con candeggina, ammoniaca e anitra wc per smacchiare la plastica o pvc, devo cambiare il lavatoio? Ho paura di aver corroso la plastica o pvc del lavatoio. Sento odore di plastica.

    La ringrazio anticipatamente per la risposta.
    Cordiali Saluti.

  16. Buongiorno, ho fatto lo sbaglio di mischiare aceto e mrs muscolo idraulico gel nel wc.. si è intasato per colpa di troppa carta.. può aver fatto male alla salute mia e di mia figlia? Può fare reazione è chimica ? Grazie mille .. buona giornaa

    1. Buonasera Veronica,
      In caso di otturazioni di questo genere va bene utilizzare prodotti appositamente pensati allo scopo, come quello citato da lei. Può essere che nel suo caso non fosse sufficiente ed occorresse anche un po’ di azione fisica con l’uso di uno sturalavandini. L’aceto non ha certamente fatto nulla di grave ma non è mai consigliabile mischiare sostanze di cui non si conosce la composizione,tanto più che l’aceto in sé può fare ben poco contro tubazioni intasate.
      Spero di essere stato d’aiuto.

  17. Buongiorno, la mia bimba ha intoppo il wc con carta igienica ieri. ..ho buttato il mrs muscolo idraulico gel senza nessun risultato .. subito dopo ho buttato dell aceto.. può essere pericoloso ? Fanno reazione chimica?? TiTavo l acqua ma non andava via nulla

  18. Buongiorno. Oggi sono andato in bagno a urinare. All’interno del gabinetto c’era una schiuma bianca, sembrava dentifricio. Il contatto dell’urina con il dentifricio può avere provocato qualche reazione chimica che ha causato qualche la formazione di sostanza tossiche?

    Grazie

    1. Ciao,
      non credo che, anche fosse stato dentifricio, si possano essere formate sostanze tossiche.
      Un saluto.

  19. Buonasera! Oggi ho pulito un pavimento esterno dove avevano fatto pipì i cani. Ho versato direttamente della candeggina sulle macchie essiccate di urina ed ho notato una schiuma bianca.
    Ammoniaca ed urea ed altri composti rimangono dopo L evaporazione?
    Dato che ero all aperto, chiedo se potrebbero essersi comunque creati dei gas nocivi prima del risciacquo con acqua.
    Grazie mille

    1. Buonasera Alessia,
      come ho già scritto in precedenza mi scuso per il ritardo nella risposta.
      Nel caso descritto il mio consiglio è sempre quello di sciacquare abbondantemente con acqua. Essendo stata all’aperto non è un grosso problema e anche dovessero essersi formati gas irritanti sarebbero state in quantità irrisorie.
      Spero di essere stato di aiuto nonostante il ritardo.
      Un saluto.

  20. Buonasera, ho una domanda. Sono molto preoccupata e spero possiate rispondermi. Per pulire lo scopino di un bagno molto sporco ho fatto una stupidaggine. Ho mescolato nel contenitore dello scopino wc net disincrostante e candeggina. Non ho notato gas particolari, non ho avuto alcuna reazione fisica. Nel bagno, che ho subito areato e dal quale sono subito uscita, è rimasto un odore di cloro. Come quello che si sente in piscina. La mia preoccupazione è dovuta al fatto che purtroppo, pur essendo giovane, ho un enfisema polmonare. Potrei aver aggravato le mie condizioni, nonostante abbia subito aperto la finestra, gettato via la miscela creata ed essendomi praticamente subito allontanata?
    Grazie mille.

    1. Buonasera Lisa,
      chiedo di nuovo scusa per il ritardo nella risposta. Ormai non sarà più necessario ma ci tengo a dire che in casi come questi è sempre buona norma rivolgersi al proprio medico se non si è sicuri di cosa sia successo.
      Nello specifico è vero che mescolando la candeggina al disincrostante (che è acido appunto) si forma cloro gassoso, nocivo. Comunque è probabile che le quantità non fossero ingenti ma sicuramente ha fatto bene ad areare la stanza e gettare il liquido. Per quanto riguarda la sua condizione di salute non sono un esperto in materia e non posso dare consigli se non quello che ho già scritto: consultare il proprio medico o recarsi ad un pronto soccorso.
      Saluti.

  21. Salve, sono molto preoccupata perché penso di aver combinato un bel pò di disastri utilizzando la candeggina e l’ammoniaca.
    Nella casa dove vivo come studentessa fuori sede l’igiene non è il massimo, quindi quando sono arrivata ho usato per pulire sia bagno che cucina(anche interno del forno, scolapiatti, fornelli e il mobile che contiene le stoviglie) con un prodotto della coop che contiente candeggina. Il punto è che non ho riasciacquato, ho semplicemente spruzzato il prodotto(anche in eccesso dal momento che ho fatto fatica a toglierlo ed è rimasto sulle superfici) e passato sopra con una spugna per spargerlo.
    Sono passati circa due mesi e solo adesso mi è venuto il dubbio che potrebbe essere dannoso soprattutto sullo scolapiatti e dentro il forno, dove abbiamo già cucinato anche considerando che non ne ho usato poco. Stessa cosa nella mia camera e sui miei oggetti personali, visto che ero stata parecchio male e avevo paura di spandere germi ovunque. Mi sento molto in colpa e non so se si può rimediare a distanza di uno/due mesi risciacquando tutto. Per di più quando sciacquavo e strizzavo la spugna che era piena di prodotto, questo è finito nel lavello e sui piatti che i miei coinquilini lavano poco o per niente.
    Non avevo considerato tutto questo prima e ho paura che capiti loro qualcosa per colpa mia.
    Cosa faccio?

    1. Ciao Francesca,
      chiedo profondamente scusa per il ritardo nella risposta ma ho avuto degli impedimenti che non mi hanno concesso di seguire il blog per parecchi mesi.
      Ormai immagino che il problema si sia risolto, quello che voglio dirti come consiglio per il futuro è di risciacquare sempre laddove si usi un prodotto per la pulizia (che sia o meno a base di candeggina). Sicuramente le quantità usate non erano eccessive e non ha fatto del male a nessuno, anche perché con il tempo il prodotto si degrada o comunque gli sciacqui successivi lo rimuovono completamente.
      Spero di esserti stato di aiuto nonostante l’enorme ritardo.
      Un saluto.

  22. Ringrazio per la sua gentilezza e tempestività per chiederle se può far male inalare i fumi di bicarbonato ed aceto assieme e se questi siano realmente utili a poter far sgorgare maggiormente L acqua nei tubi.
    Grazie ancora!

    1. La reazione tra bicarbonato ed aceto libera semplicemente anidride carbonica (CO2), non ci sono quindi rischi nel condurla in casa, tanto che è una delle reazioni più conosciute anche dai bambini (vedasi l’esperimento del vulcano fatto in casa).
      L’aceto sicuramente può aiutare a sciogliere un po’ di calcare presente nelle tubazioni di scarico, andare a mettere insieme bicarbonato e aceto va solo a neutralizzare l’efficacia dell’aceto stesso. Il fatto che si liberi CO2 può magari aiutare a liberare un intasamento ma solo se di lieve natura.

  23. Salve! Ho trovato in cantina un flacone di napisan liquido per panni. Prima di riporlo a casa ho voluto “disinfettare” L esterno del flacone con un batuffolo imbevuto di Amuchina gel e poi sciacquato. Posso aver creato danni al liquido interno? Può la plastica aver assorbito L Amuchina in minima percentuale per cui io ora non possa più usare il Napisan?
    Ringrazio per L attenzione

    1. Salve Nicoletta,
      Non si deve preoccupare, la plastica non può avere assorbito l’Amuchina in nessun modo, è decisamente “impermeabile”, altrimenti non la si userebbe proprio per lo stoccaggio di questi detersivi.

  24. Salve,
    Vorrei un opinione,
    In questi giorni mi si è formata della muffa sul muro,e ho cercato di trattarla usando aceto e tea tree oil,poi pasta di bicarbonato,poi ancora aceto bicarbonato e tea tree oil.
    Le macchie non sono andate via completamente per cui ho deciso di far spruzzare sulla superficie candeggina (ace)senza diluirla.
    Ora,visto che odio profondamente tutto quello che è tossico,vorrei capire se non avendo mai sciacquato la parete con acqua, posso aver creato gas tossici,inoltre vorrei trattare ulteriormente,perché nonostante tutto,ho ancora qualche macchia.
    Volevo capire se posso fare una pasta di bicarbonato e detersivo piatti,con qualche goccia di tea tree oil,e applicarla sul muro o rischio di far reazione? Devo prima passare con acqua per togliere la candeggina? Ho fatto arieggiare la stanza per due giorni di fila,dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Il muro si è quindi asciugato,ma la candeggina è rimasta ?grazie

    1. Buongiorno Jessica,
      Sicuramente non si sono creati gas tossici dai prodotti utilizzati. Hai fatto benissimo a lasciare arieggiare la stanza e se la muffa ancora non è sparita del tutto il mio consiglio è di diluire un po’ di candeggina in acqua fredda e, con l’aiuto di uno spruzzatore, nebulizzarla sulle zone interessate per poi arieggiare nuovamente bene la stanza. Il Tea Tree Oil è un prodotto di origine naturale che tra le altre proprietà ha anche quella di antimicotico, può andare bene per il trattamento sulla pelle ma non è certo indicato per rimuovere la muffa dalle pareti visto che ne occorrerebbe veramente molto e il suo costo non è propriamente basso. Per concludere, eviterei di usare una pasta di bicarbonato o detersivo per piatti, rischieresti soltanto di impiastricciare le pareti senza ottenere benefici.
      Spero di essere stato d’aiuto.

  25. Salve, mi è capitato, di lavare il lavandino del bagno del Bar dove lavoro con il Cif Duo, quando l’ho spruzzato su una zona, sono comparse due macchie rosse, che poi sono andate via con l’acqua. Sapete cos’è successo? E con che sostanza si e mescolato?
    Grazie in anticipo

    1. Ciao Giorgia,
      chiedo scusa per il ritardo nella risposta.
      La tua domanda ha colto immediatamente il mio interesse poiché casualità ha voluto che succedesse anche a me una cosa simile proprio in questi giorni, mentre stavo lavando i piatti. Semplicemente ho notato che mescolando lo sgrassatore con dei residui di curcuma (spezia dal tipico colore giallo-ocra) si creava una soluzione rossa. Ho fatto un po’ di ricerca e ho scoperto che la curcumina (colorante vegetale estratto dalla curcuma) si comporta in modo simile agli indicatori di pH (ho scritto un po’ di tempo fa un articolo a riguardo se può interessare) ed assume un colore rosso a pH superiori a 7.5, cioè in condizioni basiche. No so dire con certezza se è successa la stessa cosa anche nel bar in cui lavori, di certo il Cif è a base di candeggina, che è appunto basica. Può essere che fosse stata usata della curcuma?
      In ogni caso sarà sicuramente stata una reazione di questo tipo, qualcosa che ha reagito alla basicità della candeggina e che ha cambiato colore, nulla di cui preoccuparsi.
      Spero di averti aiutato!

  26. Buongiorno,
    complimenti per le chiare risposte e l’articolo che fa appassionare al mondo della chimica anche chi non ha conoscenze di base e per la sua stesura sempre chiara e scorrevole.
    La contatto per avere una conferma su un dubbio nell’uso della candeggina in ambito domestico, rispetto a quanto ho avuto modo di leggere in questo articolo e nelle varie risposte.
    Perchè la candeggina mantenga inalterato le sue caratteristiche originali quando si prepara il mocio per la pulizia dei pavimenti è meglio usare acqua fredda, acqua tiepida o acqua calda?

    Se o ben compreso piu ci si avvicina ai 35 gradi più il composto si degrada velocemente perdendo di efficacia, soglia oltre il quale il decadimento è rapidissimo.

    Infine volevo capire se l’uso della candeggina è realmente la migliore soluzione igenizzante o è meglio puntare su altri prodotti igenizzanti.
    grazie in anticipo per la cortese risposta

    1. Salve Mauro,
      la ringrazio per i complimenti, mi fa piacere che l’articolo serva al suo scopo.
      Come avrà già letto, il principio attivo della candeggina è l’ipoclorito di sodio (il quale funge sia da sbiancante che da disinfettante in quanto ossidante forte). Ciò che ha letto riguardo alla sua instabilità al calore è corretto, occorre però precisare che la temperatura di degradazione di 35 °C è riferita al composto puro (solido), quello che invece troviamo in commercio sono soluzioni diluite. Grazie alla loro formulazione, infatti, possono essere utilizzate anche a temperature un po’ più alte, ma in ogni caso la candeggina mostra il miglior potere igienizzante a temperatura ambiente.
      Per quanto riguarda il secondo quesito, in commercio si possono trovare vari composti disinfettanti perché non sempre l’ipoclorito è compatibile con la superficie da igienizzare (si pensi ad esempio ad un panno colorato che verrebbe irrimediabilmente macchiato), inoltre è una sostanza comunque piuttosto aggressiva. Motivo per cui la risposta alla sua domanda è che la scelta del prodotto dipende dallo scopo: se deve igienizzare a fondo qualcosa di particolarmente sporco che però non può essere rovinato dall’ipoclorito allora va bene la candeggina, altrimenti meglio ricadere su qualche altro igienizzante meno aggressivo e compatibile con la superficie.
      Spero di essere stato di aiuto.
      Un saluto.

  27. per estrarre in casa dal sale marino integrale il potassio e gli altri elementi minori scartando il cloruro di sodio , casa si può fare?
    ho letto che ad esempio in 34 litri di acqua marina ci sono 1,2 kg di sale di cui 900g NaCl e il resto sono 272 g di altri sali,
    per raffinare il sale industrialmente fanno evaporare l’acqua fino ad una concentrazione della salamoia di 4 l di acqua che fa precipitare i sali minori , poi la salamoia viene prelevata e immessa in un’altra vasca di cristallizzazione in cui si fa evaporare l’acqua residua e il nacl cristasllizza in un’altra vasca in controcorrente lavano il sale per estrarre i composti residui.
    sono giusti questi calcoli?
    c’è un metodo casalingo più semplice per estrarre i sali minori dal NaCl ?

    1. Buongiorno Carlo,
      le chiedo scusa ma credo di non aver ben capito quale sia il suo scopo.
      Proverò a darle comunque delle informazioni in linea generale che spero possano aiutarla.
      La composizione dell’acqua marina cambia ovviamente da zona a zona; in linea di principio si può affermare che il contenuto in cloruro di sodio (NaCl), il sale più abbondante, va dal 70% all’80% rispetto al totale dei sali disciolti che hanno una concentrazione media di 35g per kg di acqua marina. Si può quindi correttamente affermare che in 34l di acqua marina (pari a circa 35kg) sono presenti circa 1,2kg di sali disciolti, di cui circa 900g di cloruro di sodio. Ovviamente questo è un conto molto approssimativo, solo per avere un’idea di massima sull’ordine di grandezza.
      Il metodo di ottenimento del sale marino, come ha giustamente riportato, si basa sull’evaporazione dell’acqua di mare in vasche poco profonde ma molto estese, in cui avviene una precipitazione “frazionata” dei vari sali. I primi a precipitare sono i solfati, dopodiché si ottiene la precipitazione del cloruro di sodio che viene raccolto ed ulteriormente purificato con un lavaggio in controcorrente.
      Per sapere quando le varie salamoie devono essere trasferite da una vasca all’altra ne viene misurata la densità (indicatore del livello di concentrazione).
      Quando scrive “una concentrazione della salamoia di 4 l di acqua” non è corretto. La concentrazione si esprime solitamente in g/l e deve essere raggiunto il valore di 300g/l affinché inizi la precipitazione di NaCl.
      Infine, sinceramente non conosco metodi casalinghi di purificazione del sale marino. Anche perché il metodo più semplice è davvero quello dell’evaporazione per stadi utilizzato nelle saline.
      Spero di essere stato di aiuto.
      A presto.

  28. Salve, ti ringrazio per l’articolo: piaciuto molto l’articolo!
    Le volevo porre un quesito a cui non sto trovando risposta! Poco fa è successa una cosa che mi ha un po’ spaventato: dovevo disinfettare una superficie e per farlo ho versato dell’amuchina su un pezzo di carta da cucina (asciugatutto coop) e questo si è subito colorato di blu/violetto! Cosa può essere successo? Con la carta igienica poi non è successo! Si può essere liberato qualcosa di pericoloso?
    Ti ringrazio molto per l’attenzione: spero mi sappia rispondere!!

    1. Ciao Cosimo,
      grazie per i complimenti.
      Per rispondere al tuo quesito credo che semplicemente l’Amuchina abbia fatto da solvente al colorante della carta assorbente, la quale spesso viene colorata con disegni o scritte varie giusto per un fatto estetico (che a mio avviso si potrebbe benissimo risparmiare: sarebbe davvero un grosso problema usare della carta assorbente bianca?). Comunque non può certamente essersi formato niente di pericoloso.
      Spero di averti aiutato.
      A presto!

  29. Salve,
    da piccolo ero solito fare esperimenti ed in uno di questi miscelai prima ammoniaca e candeggina, si formò quindi un liquido torbido con una reazione leggermente esotermica visto che il bicchiere divenne tiepido, poi aggiunsi l’acido muriatico, immediatamente la soluzione si schiarì diventando verde pallido e limpida e liberando un gas verdastro e particolarmente irritante. La mia curiosità volta a sapere se quest’ultimo gas fosse semplice cloro gassoso oppure la precedente reazione tra ammoniaca e ipoclorito di sodio abbia creato un qualcosa di diverso.
    La ringrazio per la cortese attenzione

    1. Buongiorno,
      sono felice che sia sopravvissuto ai suoi esperimenti da piccolo chimico. 😉
      Quello che mi ha descritto è tra le cose più rischiose che si possano fare in ambito casalingo.
      Facendo reagire ammoniaca e candeggina ha sicuramente prodotto delle clorammine secondo questa reazione:
      NH3 + HOCl –> NH2Cl + H2O
      reazione esotermica che ha prodotto il calore avvertito.
      Le clorammine vengono utilizzate anche nella potabilizzazione dell’acqua in quanto rilasciano lentamente cloro, hanno il problema però di essere composti irritanti ed instabili.
      Andando ad aggiungere acido cloridrico sì è sicuramente sviluppato cloro dato che parla di un gas verdastro ed irritante (formato sia a causa dell’ipoclorito non reagito, sia per la decomposizione delle clorammine formate in precedenza).
      Quindi sì, quello che ha formato era sicuramente cloro gassoso, ragion per cui eviterei di ripetere l’esperimento.
      A presto!

  30. Buongiorno,
    Alcune volte metto nella lavatrice abbondante candeggina per disinfettare .
    Volevo chiedere due cose:
    -I capi li metto ad alta temperatura….la candeggina si degrada o esplica il suo effetto?
    – durante il risciacquo metto sempre dell aceto….ed ho visto solo ora che provoca gas tossici. Mi chiedo se lo posso fare ( visto che lo metto nel risciacquo ) o se comunque posso creare problemi magari perché sono rimasti dei residui di candeggina sui tessuti.
    Grazie mille

    1. Buongiorno,
      anzitutto chiedo scusa per la risposta tardiva.
      Vedendo la natura degli ultimi commenti non vorrei aver creato involontariamente dei fraintendimenti tra i lettori.
      La reazione più probabile tra candeggina ed aceto è la seguente:
      CH3COOH (acido acetico) + NaClO (ipoclorito di sodio, o candeggina) –> HClO (acido ipocloroso) + CH3COONa (acetato di sodio)
      Quindi in realtà non si avrebbe sviluppo di gas tossici.
      L’acido ipocloroso è comunque instabile e per questo si raccomanda sempre di non mescolare la candeggina con composti acidi.
      Lavando i capi ad alta temperatura si ha che la candeggina sicuramente si degrada, esplicando il suo potere disinfettante giusto nei primi momenti del lavaggio.
      Il mio consiglio è quindi quello di effettuare un primo trattamento della biancheria a freddo in una bacinella con un po’ di candeggina diluita (evitate di abbondare, è un agente ossidante molto forte e si rischia di rovinare i capi). O più semplicemente esistono in commercio dei detersivi per lavatrice che già sono dei prodotti disinfettanti, senza andare a scomodare la candeggina.
      Non capisco poi la funzione che dovrebbe svolgere l’aceto nel risciacquo. Certamente non andrà a formare nessun tipo di composto tossico con la candeggina. L’unico aspetto positivo è la possibilità di sciogliere un po’ di calcare nelle tubazioni della lavatrice. Questa operazione però non andrebbe eseguita spesso in quanto se non c’è più calcare da sciogliere, l’aceto andrà ad attaccare le tubazioni stesse, con il rischio di rovinare la lavatrice.
      Spero di essere stato di aiuto e di aver risolto i suoi dubbi.
      A presto.

  31. Ciao! Posto qui la mia domanda e spero tanto in una risposta! Due settimane fa ho spruzzato su due angoli del muro di casa un prodotto antimuffa a base di candeggina. Accorgendomi che stava macchiando la pittura delle pareti, ho interrotto il trattamento. Ma visto che avevo impiegato molto tempo a mettere i teli protettivi sui mobili della camera ed a spostare diversi mobili, ho pensato (stupidamente!) di provare comunque a debellare la muffa, trattando la parte rimanente con un metodo “naturale”. Cercando su internet, ho optato per l’aceto bianco, che ho generosamente vaporizzato sulle pareti (un litro intero per due pareti). Nel frattempo erano trascorse due ore e mezzo dal momento in cui avevo spruzzato il prodotto a base di candeggina e comunque in linea di massima ho cercato di evitare quelle zone precedentemente trattate (ma non posso escludere una leggera sovrapposizione di qualche mm-cm). Un minimo di contatto tra le due sostanze c’è stato quando ho passato lo straccio per raccogliere la parte di aceto che era colata dal muro (ne ho vaporizzato molto) e la parte di candeggina (in realtà non ne era colata, ma ci avevo passato sopra uno straccio con acqua nel tentativo di limitare i danni alla parete, quindi a quel punto un po’,anche se diluita, ne era scesa). Il giorno successivo sono venuta a conoscenza della tossicità del cloro gassoso, che si sprigiona nella miscela tra candeggina ed aceto e da allora sono praticamente terrorizzata! Da allora non sono ancora tornata in camera. La mia domanda è: essendo passate due settimane, in cui comunque ho fatto arieggiare la stanza, posso tornare a dormire tranquillamente in stanza? Anche se l’odore dell’aceto si avverte ancora molto, è probabile che sia asciutto? E’ pericoloso continuare ad usare quella stanza? Sole ed aria più esalazioni dell’aceto possono dar luogo a qualcosa di pericoloso? Inoltre: se i futuri inquilini (sono in affitto) vaporizzassero a distanza di mesi da adesso della candeggina, potrebbe ancora esserci il rischio dello sprigionamento di cloro gassoso? Sono davvero preoccupata.

    1. Cara Irene,
      è vero, non è buona norma mescolare la candeggina con prodotti acidi in quanto c’è il rischio di formazione di cloro gassoso, tossico anche in basse concentrazioni. Nel tuo caso specifico però non stiamo parlando di aver fatto reagire le due sostanze insieme, ma piuttosto di un possibile contatto tra due soluzioni diluite dell’uno e dell’altro composto.
      Sappi che la reazione che libera cloro gassoso è immediata e nel caso in cui si fosse formato non appena hai spruzzato l’aceto alle pareti te ne saresti subito accorta, in quanto avresti avvertito forte bruciore agli occhi e alla gola. La reazione che libera cloro gassoso con aceto è inoltre poco probabile; è più facilmente ipotizzabile la formazione di acido ipocloroso e acetato di sodio. Il cloro gassoso si libera istantaneamente per reazione tra candeggina e acido muriatico, come ho scritto nell’articolo.
      La quantità di candeggina rimasta sulle pareti era sicuramente poca (sarebbe importante comunque sempre diluirla prima di utilizzarla per qualsiasi impiego), tanto più che mi dici di aver passato uno straccio umido per evitare che danneggiasse ulteriormente la pittura (il danno è dovuto al fatto che la candeggina ha un forte potere ossidante nei confronti dei pigmenti delle vernici che si decolorano).
      Non c’è quindi alcun rischio nel dormire nella stanza adesso (addirittura a distanza di ben due settimane) se non il fastidioso odore di aceto che immagino rimarrà ancora per un bel po’. Magari passa nuovamente degli stracci inumiditi (non troppo) nei punti in cui si sente ancora forte l’odore.
      Il consiglio è comunque quello di continuare ad arieggiare bene la stanza in modo che gli odori se ne vadano e non ristagnino nella camera. Questo anche per evitare lo sviluppo di altra muffa.
      Un ulteriore consiglio per il futuro: se si ripresentasse il problema della muffa sulle pareti, occorre agire tempestivamente con dei prodotti antifungini che si trovano tranquillamente in commercio, chiedendo magari le interazioni che possono avere con i colori delle pareti.
      Infine, non ci sono rischi se i futuri inquilini spruzzassero nuovamente candeggina sulle pareti, cosa che però personalmente sconsiglierei di fare in quanto c’è sempre la possibilità di rovinare la parete stessa.
      Spero di essere stato di aiuto.
      Saluti.

      1. Ciao! Innanzitutto grazie davvero per la risposta e complimenti per il sito!
        Quindi posso stare tranquilla? Il prodotto utilizzato su parte del muro era un prodotto antimuffa a base di candeggina, che contiene (leggo sulla scheda)”Ipoclorito di sodio (cloro attivo 10%), tensioattivi non ionici <5%. Biodegradabilità 90%".
        Alla voce composizione si parla di "Sodio ipoclorito (13% Cloro attivo)".
        In effetti non ho spruzzato l'aceto nelle stesse zone in cui avevo precedentemente spruzzato il prodotto in questione (solo in un caso, nella zona sovrastante e subito dopo tamponando con una spugna. Inoltre mi sembra che anche quella zona trattata con candeggina l'avessi già passata con uno straccio imbevuto nell’acqua).
        Inoltre non ho accusato alcun fastidio (a parte quello, minimo, alla gola, dovuto credo al fatto di essere rimasta per parecchio tempo in una stanza in cui avevo spruzzato molto aceto, puro!)
        Vorrei però chiederti un ultimo riscontro, visto che la sicurezza non è mai troppa: posso inviarti in privato la scheda di sicurezza del prodotto antimuffa, per avere un tuo parere?

  32. Ciao, spero tu possa aiutarmi e nel caso ti ringrazio da subito quel pazzo di mio padre mescola ogni cosa e poco fa mischiato dell’amuchina da un flacone con spruzzino con un mocio impregnato di lysorform. e spero nulla più perchè lui come i bimbi poi scoperto mente. Io ho lavato tutto con acqua fredda per non creare ulteriori vapori perchè la sua acqua era molto calda invece. La mia domanda è mi ha fatto respirare qualcosa di pericoloso?

    1. Ciao Cristina,
      Amuchina e Lysoform non contengono composti particolarmente incompatibili tra di loro e non sviluppano vapori tossici se messi in contatto. Sicuramente hai comunque fatto bene a lavare il tutto con acqua fredda non conoscendo le possibili conseguenze. Ovviamente è sempre buona norma non mescolare prodotti per la pulizia o la disinfezione se non si è perfettamente a conoscenza di ciò che stiamo maneggiando.
      A presto!

  33. ciao ieri stavo lavando il pavimento con la candeggina, e sulla scrivania era appoggiato il termometro di galileo ( quello per misurare la temperatura in cui è pieno di alcool ) spostando la scrivania e caduto a terra e nel rompersi si è rovesciato tutto il liquido . Era un odore pungente forse perchè si era mischiato con la candeggina secondo te ho rischiato? grazie

    1. Ciao Angela,
      come ho scritto nell’articolo è difficile prevedere la formazione di particolari composti per reazione tra la candeggina e l’alcool etilico. Di sicuro l’odore pungente è anche in parte dovuto all’alcool e alla candeggina stessi che già di per sé possono dare fastidio.
      Dubito che la quantità di candeggina che avevi sul pavimento fosse così elevata, di conseguenza al massimo può essersi ossidato un po’ di alcool a dare dei composti più volatili e dall’odore acre.
      In definitiva posso dirti che non hai corso nessun rischio. Come consiglio generale sarebbe comunque sempre meglio risciacquare abbondantemente con acqua quando non si sa che tipo di reazioni potrebbero verificarsi.
      Spero di averti aiutato.
      A presto!

  34. molte grazie delleinormazioni chiare semplicie precise! mi chiedevo come contrastare l’effetto di troppa candeggina sulle mani emi sono imbattutain questo sito: forse si puo provare a versare dell’acqua ossigenata sulle mani o semplicemente tenerle immerse in acqua: che mi dici? grazie ancora Gabriella

    1. Ciao Gabriella,
      per il problema che mi hai posto direi come prima avvertenza che è sempre consigliabile usare dei guanti quando si manipolano la candeggina o altri prodotti per la pulizia in generale. Questo per evitare danni alla pelle oppure cattivi odori (come il forte odore di cloro nel caso della candeggina stessa).
      Per risolvere il problema l’unica alternativa è quella di risciacquare abbondantemente con acqua e sapone. L’acqua ossigenata non farà granché ma di sicuro non ci sono rischi nell’usarla.
      Spero di essere stato di aiuto.

  35. Thanks so much for sharing this excellent info! I’m seeking forward to see much more posts! dbbcfdkccaec

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