Esperimento: creare il sale da cucina!

Del sale da cucina abbiamo già abbondantemente parlato nel precedente post, anche se adesso quello che vogliamo fare è creare cristalli di cloruro di sodio partendo da ciò che li costituiscono (cioè ioni cloruro e ioni sodio). Vediamo quindi come creare il sale da cucina!

Il cloruro di sodio, o NaCl, può essere prodotto a partire da acido cloridrico (HCl) e bicarbonato di sodio (NaHCO3). La reazione può essere infatti così schematizzata:

HCl(aq) + NaHCO3(s) –> NaCl(aq) + CO2(g) + H2O(l)

Dove i pedici aq, s, e l  stanno rispettivamente per: soluzione acquosa, solido, gas e liquido.
La reazione consiste in una neutralizzazione acido-base tra acido cloridrico e bicarbonato di sodio.
Ma dove si possono reperire questi due reagenti?
Il bicarbonato di sodio si trova quasi ovunque ad una elevata purezza e ad un costo più che accessibile. Si usa infatti per la disinfezione di frutta e verdura, per l’igiene personale, per combattere bruciori di stomaco, ecc…

Bicarbonato di sodio

Anche l’acido cloridrico non è un gran problema, esso trova il suo utilizzo più comune come prodotto per la pulizia di incrostazioni calcaree e va sotto il nome, più conosciuto, di
acido muriatico
. In questo caso l’acido cloridrico si presenta come una soluzione acquosa diluita al 10-12% circa. La forte aggressività corrosiva di questa sostanza la rende estremamente pericolosa e va quindi trattata con le dovute precauzioni! Consiglio di indossare dei guanti e degli occhiali protettivi.acido muriatico

Ecco ciò che serve per condurre il nostro esperimento:
– Un paio di guanti;
– Occhiali protettivi;
– Un bicchiere di vetro;
– Una siringa graduata (senza ago!);
– Una caraffa graduata;
– Un cucchiaino di plastica;
– Acqua, 100mL (al solito sarebbe meglio demineralizzata ma va bene anche quella di rubinetto per i nostri esperimenti);
– Acido muriatico, 35mL;
– Bicarbonato di sodio, 11g.

Le quantità che ho indicato non sono eccessive e l’esperimento può essere condotto all’interno di un bicchiere. Se volete fare le cose in grande non ci sono problemi, purché rispettiate i rapporti che ho scritto.

Prendete il bicchiere di vetro e versate al suo interno 100mL di acqua misurati con la caraffa graduata. Pesate poi 11g di bicarbonato di sodio (se anche sono 10 o 12g non importa, basta non esagerare) e aggiungeteli all’acqua mescolando con il cucchiaino di plastica. Il bicarbonato di sodio non è un composto estremamente solubile ed è probabile che la quantità pesata non si sciolga del tutto nell’acqua che abbiamo a disposizione, ma non è un problema e capirete subito il perché.
->N.B. Le operazioni che seguono sono da effettuarsi con i guanti e gli occhiali!!<-
Dopo aver controllato di aver adottato le giuste precauzioni, prendete l’acido muriatico e prelevatene, un po’ per volta, esattamente 35mL con la siringa graduata (che deve essere senza ago!). Se l’operazione risultasse difficile, potete versare un po’ di acido all’interno di un altro recipiente di vetro e prelevare successivamente da quest’ultimo con la siringa. Fate ben attenzione a non respirare troppo vicino alla soluzione di acido poiché, anche se a queste basse concentrazioni non è così evidente, i suoi vapori sono irritanti.
Man mano che con la siringa prelevate la giusta quantità di acido, inseritelo poco a poco nel bicchiere, a questo punto dovreste notare che la soluzione inizia a produrre una grossa effervescenza: prima di aggiungere altro acido aspettate che sia terminata l’effervescenza. Queste bollicine che si formano non sono nient’altro che uno dei prodotti della nostra reazione, ovvero l’anidride carbonica (CO2), che essendo gassosa se ne va dal nostro mezzo di reazione.
Facendo queste aggiunte riusciamo a sciogliere anche l’eventuale bicarbonato di sodio che non si era disciolto inizialmente.
Una volta terminata l’aggiunta dell’acido in pratica la reazione è già completa.
Abbiamo creato un bicchiere d’acqua salata.
Il mio consiglio è quello di non provare assolutamente ad assaggiarla poiché se non avete misurato bene potrebbe esserci dell’acido non reagito!

Ma come dobbiamo procedere adesso per creare i cristalli di sale?
La quantità di sale formato non dovrebbe essere molta (non più di 7g circa) e quello che dobbiamo cercare di fare è riuscire a cristallizzarlo facendo evaporare il solvente, cioè l’acqua.
Quest’operazione può essere fatta in vari modi, personalmente, avendo condotto l’esperimento in piena estate, ho lasciato il bicchiere sul davanzale interno della finestra per alcuni giorni. Potete anche provare a metterlo su un termosifone.
Quando la quantità di acqua non sarà più sufficiente a mantenere il sale in soluzione, questo precipiterà formando i primi germi cristallini che mano a mano cresceranno.

Come già detto, non sono esperienze semplici o dal risultato immediato, vi consiglio quindi di armarvi di tanta pazienza!
Buona fortuna!

P.S. Putroppo non ho ancora avuto modo di fotografare passo per passo l’esperienza ma lo farò il prima possibile! Se avete dei dubbi non esitate a contattarmi.